Cosa troverai in questo articolo:
Se il periodo di Natale, tra mercatini, cene aziendali, commissioni per i regali ecc. ti hanno portato ad oggi senza aver ancora visto la mostra dedicata a Tim Burton… sappi che sei ancora in tempo!
E di tempo ne hai fino ad aprile 2024!
E’ un’invernale domenica quando raggiungo Torino con Marco, nello specifico quando raggiungiamo la Mole Antonelliana anche sede del Museo Nazionale del Cinema.
Avevamo prenotato i biglietti online per saltare la coda e vi consiglio vivamente di farlo vista il numero di persone presenti fuori al freddo!
Con 15,00€ avrete il biglietto di ingresso al Museo del Cinema e alla mostra di Tim Burton e se avrete modo di organizzarvi, in base alle disponibilità, potrete anche prenotare il biglietto per la salita guidata sulla cupola!
Museo Nazionale del Cinema.
La nostra visita parte da qui, in quella che non a caso è sempre stata considerata la prima città italiana del cinema. Pensate che proprio a Torino avvenne la prima proiezione di un film in Italia, in primis gratuito ed a seguire con un pubblico pagante!
Si presenta su più livelli, partendo dalle primissime forme di espressioni pre-cinema fino ad arrivare ai giorni nostri.
La raccolta delle idee per la creazione del museo e di conseguenza di tutti i cimeli avviene nel 1941 e piano piano con il tempo hanno portato al magnifico luogo che possiamo visitare oggi.
Il tutto suddiviso in 10 aree tematiche che vi riporto a seguire, vissute attraverso un percorso guidato che vi farà fare un continuo salto temporale. Con oltre 6.000 strumenti, più di 100.000 manifesti e locandine, 140.000 documenti fotografici e un archivio di oltre 4.000 film.
Archeologia del cinema.
La nascita delle fotografie animate! Una fase che ha preso il nome di pre-cinema o proto-cinema. Qui si ha modo di conoscere i primi approcci al mondo del cinema con storie, ombre cinesi, scatole ottiche, lanterne magiche e dispositivi per animare le immagini. Il tutto alternato da stampe, quadri, ceramiche e altri rari reperti iconografici.
Il teatro d’ombre.
Brillino le immagini sul tuo muro bianco.
E quando pure ciò non fosse che un’illusione passeggera, tuttavia fa la nostra felicità,
quando, come piccoli bambinelli ingenui, restiamo li davanti rapiti.
(I dolori del giovane Werther)
Il panorama.
Uno spazio in cui è possibile interagire con quello che state guardando.
Uno spazio in cui è possibile vedere Torino a 360° dalla Mole Antonelliana.
Scorrere, zoomare, cercare immagini e video da attivare per per fare un tuffo nel tempo.
La Lanterna magica.
Inventata nel 1659, la così detta lanterna magica è un macchinario che proietta, su una parete o uno schermo, immagini dipinte su vetro.
Sarà verso la fine del ‘700 che raggiunge la sua piena fama, grazie alla Fantasmagoria!
Un modo di utilizzare la lanterna magica per proiettare immagini relative a scheletri, demoni e fantasmi.
La Carriola fotografica.
Una camera oscura ambulante, progettata da Peyrot nel 1870.
Fototeca
Con più di 1.000.000 di immagini abbiamo fatto un mega viaggio nella storia del cinema e quella della fotografia. Sono stati “catturati” momenti sulla scena e sui set, ritratti di attori e registi, riprese di muto e di sonoro italiano ed estero.
Manifesti e Materiali Pubblicitari
Si parla di qualcosa come 535.000 oggetti tra manifesti, locandine e materiali promozionali. Una grande collezione che documenta, oltre alla storia del cinema, anche quella della cartellonistica ideata da grandi disegnatori per la pubblicizzazione dei film in uscita. Vi sfido a riconoscerne quanti più possibile lungo la Galleria dei Manifesti!
Memorabilia del Cinema
Qui si entra un pò più nel tecnico di quello che è un film, per capire meglio le varie fasi della produzione! Troviamo diversi materiali come costumi di scena, oggetti del set e di pre-produzione, bozzetti per scenografie, disegni di animazione, maschere e modellini ormai divenuti anche pezzi artistici da collezionismo molto ricercati.
Apparecchi
Bè il nome stesso lascia intendere che qui è raccolta l’apparecchiatura cinematografica e fotografica di ogni genere! Cineprese, proiettori, attrezzature da laboratorio, macchine fotografiche, ingranditori, visori, stereovisori e molto altro come testimonianza del processo realizzativo di un film.
Cineteca
La collezione più significativa del museo, un patrimonio raro e prezioso costituito a partire dal 1942 quando la fondatrice acquistò la prima pellicola. Oggi conta più di 30.000 film in pellicola e in altri formati delle più disparate epoche e generi cinematografici. Che collezione ragazzi!
Archivio storico
Dove è possibile trovare testimonianze della vita e dell’attività di società, registi, sceneggiatori, attori e tecnici del cinema muto e sonoro, sia italiano che estero.
Biblioteca
La biblioteca è il centro di documentazione sul cinema e sulla fotografia più prestigioso d’Europa per la vastità e varietà del suo patrimonio che conta 45.000 monografie e 104.000 fascicoli di riviste.
Videoteca
Offre al pubblico la scelta tra migliaia di film, dai classici di Hollywood ai capolavori italiani passando per film muti, grandi autori del cinema europeo, film pubblicitari e cinema d’animazione.
Fonoteca
Un catalogo di 3.000 dischi legati al cinema contenenti le colonne sonore di centinaia di film firmate da grandi compositori come Morricone, Bernstein e Goldsmith. La collezione include anche le voci originali di celebri attori e attrici che cantano e recitano, come Totò e Greta Garbo.
E’ un contesto vasto che fa imparare molto sul mondo del cinema e non solo, ma per godere veramente di questo luogo dovete prendervi del tempo, leggere ed approfondire tutto quello che vi circonda o avrete semplicemente il ricordo di aver passeggiato per corridoio guardando antichi oggetti.
Ovviamente quello che vi ho mostrato in termini di foto e video sono una briciola di ciò che potrete vedere con i vostri occhi o provare grazie alle strumentazioni messe a disposizione per vivere come un tempo!
Fa un pò di effetto vedere a cosa siamo arrivati oggi con i nostri mega schermi in 4k e quant’altro posti nei nostri salotti! Per non parlare delle fotografie che scattiamo oggi con tanta facilità rispetto ai meccanismi più complessi che ci sono stati!
Poter vedere come siamo arrivati a tutto questo è davvero pazzesco, vedere cosa hanno creato la curiosità, la fantasia e il genio di alcune persone. E alla fine se vogliamo ben guardare in neanche così tanto tempo!
Sì è vero mi direte: ma siamo partiti parlando del 1700!
Ma alla fine era davvero così lontano? Quanto scorre veloce il tempo? Basta pensare alle nostre vite!
The World of Tim Burton
Ed ecco che ad un certo punto tutto finisce! Le tende oscuranti ci portano di nuovo sulla rampa di scale verso il piano superiore. Nel mentre è bello scrutare la Mole nel suo splendore, ammirando le locandine appese anche in questa zona.
Sali di un piano ed ecco che si palesa quello che tanto aspettavo, mi sento come una bimba al parco giochi!
Veniamo accolti da una sezione dedicata a delle pubblicazioni esclusive che il regista ha fatto per i cast e le troupe, queste rare locandine fanno fare una full immersion delle sue opere. Il tutto esposto in un’area molto retrò con tavolini e luce soffuse come in un tipico coffee bar…direi anni ’30!
Da qui abbiamo varcato un’indimenticabile ingresso per dare inizio alla magia!
La mostra è divisa in 9 sezioni tematiche. Si parte dal piano terra a salire, tutto intorno a me grida Tim Burton!
La prima cosa che attira il mio sguardo entrando nell’Aula del Tempio è la statua del dio Moloch che ci fissa imponente! Questa è una riproduzione di quella usata nel grande colossal del cinema muto “Cabiria” del 1914.
Oltre questo “piccolo” dettaglio sarete circondati da maxi schermi che riproducono parti dei film in ordine cronologico e una parete con tutta la filmografia del regista ed alcuni personaggi.
Al centro della sala l’enorme simbolo di T.B.
La freccia rossa a spirale!
Un riferimento a The last of It’s Kind, opera realizzata nel 1994. “L’ultimo della sua specie”, un uomo che non avrà mai una copia negli anni a venire.
Mi sposto nel centro della sala dove su quattro pareti sono esposti, bozzetti, schizzi, disegni fatti su block notes e svariati elementi del regista tutti originali.
Disegni che per lo più sono stati creati in momenti comuni della giornata come in hotel, al ristorante, durante un viaggio per raggiungere location per i sopralluoghi dei film, qualche festival e non solo!
Tutti momenti che T.B. considera di grande ispirazione, sì perché come avrete modo di approfondire le sue opere nascondo dal confronto con ciò che lo circonda, amici e parenti compresi!
Unicità che non vi posso mostrare perché era vietata qualsiasi tipo di ripresa.
Da qui è tutto un entrare ed uscire da diverse aree espositive con portali alternativi! Ti mostro alcuni di questi momenti con il video a fine articolo.
Ci sono esposizioni che vanno dai cartoni animati, al genere western alla fantascienza, facendo anche un salto temporale in base alle mode delle varie epoche.
Attraverso la rampa elicoidale viviamo un viaggio nel tempo del regista.
Da qui inizia anche una visita a percorso obbligato che ci porta fino all’uscita.
Un bellissimo percorso a spirale dove film dopo film abbiamo modo di vedere come sono nati, i primi schizzi, l’idea che c’è dietro ognuno di loro, riproduzioni dei personaggi, tutto quello che ha portato il regista a creare le sue opere; alcune delle quali sconosciute al grande pubblico fino ad oggi.
Un’autobiografia raccontata attraverso il suo processo creativo dall’infanzia ad oggi, guardando a chi prima di lui tra fumettisti e illustratori come Edward Gorey, Charles Addams, Don Martin e Theodore Geisel passando al mondo del cinema.
Burton racconta che Burbank, dove è cresciuto in California, non era famosa per i musei. Si sentiva creativamente annoiato in una cittadina che, però, durante le festività si animava parecchio, ed ecco qui il legame mai nascosto del regista nei confronti delle festività.
Occupava il suo tempo guardando film, disegnando tutto quello che gli passava per la testa e giocando nel cimitero locale! Sarà nell’adolescenza, quando iniziò a frequentare i musei, a rendersi conto di quanto secondo lui somigliassero ai cimiteri! Silenziosi, introspettivi ed entusiasmanti! Un solo luogo in cui trovare vita e morte.
Abbiamo avuto modo di approfondire il concetto del reietto incompreso, il tema più importante delle sue opere. I così definiti “mostri empatici” dotati di buone intenzioni in contrasto con lo status quo. Il primo personaggio creato a rappresentare tutta una serie di soggetti a seguire è stato Vincent con un cortometraggio del 1982.
Tra il 1992 e il 1999 Tim Burton si è dedicato alle stampe utilizzando una rarissima Polaroid 20×24. Alcuni di questi elementi immortalati si ritroveranno poi in qualche film.
Ritrae la realtà come viene percepita e non come è realmente.
Ma non tutto è stato prodotto, alcuni suoi progetti si sono interrotti strada facendo e qui si ha la possibilità di ammirarli!
Sono rimasta molto soddisfatta di questa giornata sia per la parte dedicata al Museo del Cinema che a quella di Tim Burton.
Come per la prima parte anche nel caso di Tim Burton consiglio di prendersi del tempo perché ogni esposizione ha la sua dettagliata descrizione o video in merito.
Una semplice occhiata passandoci accanto non vi lascerà nulla di quello che state osservando!
Le tempistiche segnate su internet parlando di circa due ore per la visita al Museo del Cinema e 90 min. per quella di Tim Burton noi tra tutto ci abbiamo messo poco meno di cinque ore. Questo per darti un’idea qual ora volessi organizzare una visita.
Spero che questo articolo ti abbia incuriosito o ti sia stato utile se stavi cercando delle info!
Fammelo sapere nei commenti.
A presto,
Deb!
Abbiamo in programma questa visita da diverse settimane, ma per un motivo o per un altro, l’abbiamo sempre dovuta rimandare, anche per tutto esaurito. Ma non ci scoraggiamo, adesso che sono finite le festività spero che la sfortuna si dimentichi di noi. Anche perché TB non si può ignorare. Vietatissimo.
Eh il periodo delle feste creano sempre un pò di difficoltà per le prenotazioni…vedrai che adesso sarà più facile!
Da appassionata di cinema, ho adorato visitare questo museo, è bellissimo! Chissà che non riesca a tornare a Torino per vedere la mostra di Burton.
Per i veri cultori è un luogo magico!
Io sono una burtoniana da quando ero in fasce. Ho prenotato la visita per il 6 aprile, visto che sarò a Torino anche in virtù di un concerto. Non vedo l’ora di immergermi nel mondo magico di Tim. Spero cacci fuori qualche altro capolavoro nel mentre…
Allora non vedo l’ora di leggere il tuo punto di vista da super appassionata!!!
Sono piemontese di origine, ma non ho mai visitato purtroppo questo museo a Torino. Spero di poterlo visitare magari in una delle mie prossime visite ai parenti. Mi attira molto il cinema delle origini!!
E’ un bellissimo viaggio nel tempo!
Non amo affatto Tim Burton perché confesso che i suoi film mi fanno molta paura e provo parecchia inquietudine. Non nego che sia comunque un visionario e un grande cineasta quindi il Museo del Cinema ha fatto bene a dedicargli questa mostra!
Ci sta! Bisogna ammettere la sua particolarità!
Abbiamo trascorso tantissime ore in questo museo, è pieno di materiale molto interessante!
Vero?! Da perdersi!
Se già volevo visitare Torino, adesso ho una scusa in più per farlo. Trovo molto affascinanti i lavori del genio creativo di Tim Burton quindi non mi perderei la mostra. Adesso devo solo riuscire a trovare il modo di prendere le ferie entro Aprile!
Allora se sei una appassionata delle sue creazioni te lo consiglio!
Tim Burton è tra i miei registi preferiti e mi sembra che l’allestimento realizzato a Torino sia davvero ben riuscito.
Si! Sarebbe bellissimo poter vedere the Tim Burton’s labyrinth!!!
Che bello! Verrò a Torino nel periodo del Salone del Libro e mi piacerebbe proprio visitare il Museo del Cinema! Spero di riuscirci davvero!
Aspetto allora il tuo riscontro in merito!!
Ho visitato la mostra del cinema qualche anno fa e l’ho trovata molto ben organizzata e piacevole. Purtroppo la mostra su tim Burton non c’era
Ah caspita che peccato… magari ci sarà un’altra occasione!
Neanche a farlo apposta sono tornata lunedì scorso a Torino insieme a una mia classe in gita scolastica e abbiamo visitato il Museo del Cinema e la mostra di Tim Burton. I ragazzi non sono rimasti molto colpiti ma devo dire che tornare qui per me è sempre emozionante!
Oh ma che bello!!! A noi non ci facevano fare queste belle gite!!
Sono di Torino e ricordo perfettamente le code infinite per la mostra di Tim Burton! Il Museo del Cinema è davvero spettacolare, ma preferisco andarci in momenti più tranquilli 🙂