Le Cave di Molera. Scopri Varese.

Siamo nella Valle del Lanza, in una giornata caldissima, alla scoperta della nostra provincia. Raggiungiamo le Cave di Molera.
La nostra passeggiata parte dal Mulino del Trotto di Cagno dove abbiamo la possibilità di lasciare l’auto in un parcheggio non a pagamento, proseguiamo seguendo il sentiero che indica per la Folla di Malnate, dove per un breve tratto si passa tra case private e campi per poi immergersi in toto nel bosco ed avanzare lungo le rive del torrente Lanza.

Ci troviamo in un’area di 165 ettari creata per permettere la conservazione degli affioramenti di pietra arenaria e dell’ecosistema che vi si sono formati attorno.
Il tracciato è fattibile anche con bambini ma non con passeggini, ottimo invece per chi va in mountain bike. I sentieri sono svariati, tanto da potervi condurre fino alla confinante Svizzera. Dipende dal tempo che si ha a disposizione, se vuoi concentrarti solo sulle cave si parla all’incirca di un’ora di tragitto soste escluse.
Fondamentale è un anti zanzare.

Ecco il link per poter visionare tutti i percorsi possibili:
http://www.parcovallelanza.com

Il  Parco Valle del Lanza è una recente area nata nel 2002,  rinomata per il tracciato della ferrovia della Valmorea che un tempo collegava Mendrisio con Castellanza ed oggi parzialmente riattivata a scopo turistico da Mendrisio a Malnate.

Il territorio del parco è attraversato anche dal Sentiero Italia.

Ad oggi l’ingresso alle cave risulta pericoloso a causa di alcuni crolli che si sono verificati in tempi recenti, prima di questo, dal tredicesimo secolo, in quest’area si sviluppò l’attività di estrazione dell’arenaria, la “molera”, sfruttando gli affioramenti sui fianchi della valle.
Un’attività che ha lasciato profonde cavità davvero suggestive.
Queste cave si sono formate circa 25 milioni di anni fa da quelli che erano dei  fondali marini, successivamente il materiale di cui si compongono è stato utilizzato per la costruzione delle mura di cinta di Castelseprio.
La pietra di molera venne poi utilizzata  per la costruzione e la decorazione di palazzi e chiese a Castiglione Olona per arrivare fino alle zone del comasco e del milanese. Gli scalpellini di Malnate divennero famosi per le loro abilità e per questo materiale che era diventata una “moda” tra gli elementi decorativi come stemmi, cornicioni, davanzali e cornici di porte e finestre. A livello industriale la pietra delle cave ebbe il suo apice nel corso dell’800, quando iniziò ad essere utilizzata per la produzione di mole (da cui è poi derivato il nome molera). Il declino e la successiva chiusura delle cave avvenne nel corso del ‘900, quando lo sviluppo portò questa pietra ad essere sostituita da materiali più innovativi.  

Oggi è stato istituito il  “Sistema naturalistico delle cave di Molera di Malnate e Cagno” per la conservazione e la tutela delle cave e dell’ambiente circostante. 

Ci sono circa una decina di cave, alcune di queste collegate tra loro creandone una sola. Sembra di essere catapultati in un film di Indiana Jones! 
Circondati dai soli suoni della natura e degli animali, in un contesto davvero unico. I colori al loro interno sono svariati e si alternano come in un arcobaleno, alcune cave al loro interno sono piene d’acqua stagnante, un covo di zanzare ed insetti di ogni genere ma soprattutto l’area diventa molto scivolosa e pericolosa. L’altro tasto dolente è l’impronta lasciata dall’uomo che in alcuni punti ha imbrattato le pareti delle cave e abbandonato spazzatura di ogni genere.

Tolto questo tasto dolente è davvero suggestivo vedere come sono state lavorate queste pareti dagli scalpellini dell’epoca, ogni spessore è di circa 30 cm ed ogni strato corrisponde esattamente alla profondità massima che lo scalpello raggiungeva. Un lavoro fatto a mano davvero incredibile su piani di lavoro inclinati di circa 40° dove i blocchi venivano estratti dall’alto verso il basso. 

Siamo rimasti davvero affascinati da tanta bellezza, di come l’intervento dell’uomo si sia unito al contesto in modo così piacevole da far sembrare il tutto naturale. E’ stato un piacere incontrare anche una coppia di anziani a passeggio con i loro cani che ci hanno raccontato di quando da bambini e da ragazzini venivano a giocare in queste grotte e a nuotare nel torrente! Ancora oggi a distanza di tanti anni tornano con piacere a passeggiare qui, anche se tutto è cambiato.

Sono felice di averti portato in un luogo della mia provincia e spero tu possa avere occasione di vedere tanta meraviglia con i tuoi occhi.
A presto,
Deb!

thewandererdeb@gmail.com 

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The wanderer Deb

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2 commenti

  1. Questo posto è davvero affascinante, temo di non conoscere altri posti simili da consigliarvi, ma sicuramente mi segno questo per una futura gita!

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