Con la sua altezza di 1930m slm si trova a metà tra la provincia di Como e quella di Sondrio, dando un ampia vista sul Lago di Como, il Lago di Mezzola e le cime della Valchiavenna!
Viene definito un percorso di media difficoltà, presenta una parte iniziale, adatta un pò a tutti, che si snoda tra mulattiere e sentieri immersi nei boschi, e una parte finale più impegnativa che porta a percorrere un sentiero in cresta.
Quando vogliamo raggiungere le zone di Como partiamo di buon ora a causa del traffico che si trova sempre durante il weekend.
Il punto di partenza è la frazione San Bartolomeo di Sorico, da qui si seguono le indicazioni per “Alta Via dei Monti Lariani“.
Fai attenzione perché gli ultimi 10km di strada, quando si inizia a salire e a percorre tutti i tornanti, è molto stretta, tortuosa e a doppio senso.
Ad ogni modo è impossibile sbagliare perché la dove finisce la strada asfaltata è dove inizia il sentiero! Parcheggiata l’auto in prossimità di una chiesetta ci prepariamo a partire insieme a diverse persone!
La giornata è molto bella e questo invoglia molti a muoversi.
Ma non preoccuparti perché anche in assenza del flusso di persone che indicano la via, la segnaletica non manca ed è bel visibile.
Quindi procediamo, next stop: Alpe di Mezzo!
Si passeranno altri punti di interesse prima e dopo l’Alpe di Mezzo ma diciamo che questo rimane un riferimento per le indicazioni.
Il contesto è molto piacevole e tranquillo, adatto anche ai più piccini, fino a qui si trova riparo tra gli alberi quindi in una giornata calda come questa è anche piacevole. Ma non è tutto così, la parte finale è molto esposta quindi se anche tu hai la carnagione chiara consigliamo di portare le protezioni!
Si arriva così ad un bivio dove si può scegliere tra l’opzione soft ma un pò più lunga e l’opzione più impegnativa ma breve.
Noi abbiamo optato per la salita più ripida.
Non è una salita impossibile ma se non sei allenato, o ci sono bambini piccoli non abituati a questo tipo di uscite potresti accusarne, quindi prendila con molta calma.
Io porto sempre con me le racchette, le trovo molto utili e le consiglio sempre a tutti.
potrai in alternativa aiutarti con dei bastoni che trovi lungo il percorso, ma fai attenzione nella scelta per non farti male!
Attraversiamo una porta fatta con dei pali di legno e, passo dopo passo, fiatone dopo fiatone, si raggiunge Bocchetta di Chiaro dove ci accoglie un’altalena posizionata per godere della stupenda vista che spazia maestosa davanti a noi!
Uno spazio che, anche se un pò in pendenza, permette di sdraiarsi per riposare e mangiare qualcosa con questo panorama a 360° !
Il senso di pace è indescrivibile.
C’è chi considera questo posto come il punto di arrivo, che consiglio per chi non è abituato o in caso di bambini piccoli non abituati a camminare. Portarli in spalluccia nel tratto successivo non è una passeggiata!
Se invece hai intenzione di proseguire potrai farlo dando le spalle all’altalena per proseguire lungo il sentiero a destra; che inizia a salire fin da subito ed andrà avanti a farlo fino alla meta!
Si incontra l’unica croce di ferro presente lungo la tratta e con pochissimo spazio intorno per fermarsi.
Giusto il tempo di una foto e si riparte salendo in cresta fino alla vetta del Monte Berlinghera.
Da qui dovevamo scegliere se fare il percorso a ritroso oppure fare il giro ad anello.
Solitamente se possiamo scegliere optiamo per i giri ad anello così da vedere un contesto più ampio.
Il sentiero che scende è evidente lungo la cresta sud, non ci si può sbagliare!
Il primo tratto di discesa è il più impegnativo come pendenza, attenzione alle ginocchia.
Dopodiché si fa più pianeggiante fino a ricondurci al bivio di cui ti ho parlato prima per poi proseguire sul medesimo percorso fatto all’andata.
Tenendo conto anche delle pause, noi ci abbiamo impiegato circa 3ore e 40min con un dislivello di circa 700m.
Non consiglio questa tratta durante l’inverno per chi non è attrezzato o abituato a camminare in montagna, non tanto per la possibile neve, quanto per il ghiaccio che potrebbe rendere pericolosa l’esperienza.
Durante la bella stagione invece porta scorta di acqua e viveri perché non c’è nulla in vetta.
Oppure potrai fare come abbiamo fatto noi!
Una volta ripresa l’auto per fare ritorno a casa, ci siamo fermati alla “Baita del Vikingo“, ne avevamo letto delle ottime recensioni e volevamo provare.
Purtroppo al nostro arrivo la cucina non aveva più nulla a disposizione quindi abbiamo preso due birre e un tagliere di salumi e formaggi che qualcuno ha cercato di condividere con noi!
Peccato…sarà per un’altra volta.
Sul mio profilo Instagram puoi vedere un breve video dedicato a questo luogo, ti aspetto!
A presto,
Deb!
Davvero incredibile il panorama sul Lago di Como che si può ammirare dal Monte Berlinga! Abito no troppo distante da lì, ma ancora non ci sono mai stata, lo confesso. Ma tu mi hai ispirata …
MI fa molto piacere! Grazie!
Un luogo noto per il suo pazzesco panorama anche se il trekking non è di sicuro tra i più semplici. Peccato che non ci siano rifugi in zona e che voi vi siate trovare nella spiacevole situazione di non trovare più nulla da mangiare alla Baita del Vikingo!
Diciamo che è un rischio che si corre quando si arriva un pò fuori orario in certi luoghi!! Però per tutto il resto ne è valsa la pena!
Sembra un posto davvero magnifico peccato che in camper mi sembra di capire non essere ideale da raggiungere. Me lo puoi confermare per favore?
Mi dispiace ma non è raggiungibile in camper e non ho visto aree attrezzate neanche al valle😔
Che bella escursione, impegnativa ma sicuramente ne vale la pena, il panorama è così pazzesco che la fatica viene ripagata
Esatto! Ben detto!
Non ho ancora avuto il piacere di esplorare le zone vicine al lago di Como.
Il percorso che descrivi in modo dettagliato è molto interessante, sia per le diverse possibilità di scelta che per le bellezze che mostra. Anch’io quando possibile prediligo i percorsi ad anello.
Grazie! Mi fa molto piacere sia stato apprezzato!