E’ il due di novembre, mi sveglio alle 08:00 nel letto di un albergo, ancora incredula della città in cui mi trovo!
Quello che ho sicuramente ben certo è il terribile mal di testa regalato dalla serata di bagordi!
Oggi non ho assolutamente alcuna intenzione di fare nulla più del dovuto, mi prendo questa giornata per rilassarmi e godermi la visita.
Quindi mi alzo, faccio una doccia, colazione e torno a letto fino alle 11:00😆
Santiago de Compostela “la città di pietra”
Entrare nel suo centro storico è come entrare in un film giallo! Sarà il periodo che con il suo meteo cupo e la nebbia che la avvolge le dona un alone di mistero, sarà che qualsiasi cosa ti ritrovi a guardare ha una sua storia e una leggenda particolare!
Dichiarata patrimonio dell’umanità nel 1985, insieme al indefinibile di pellegrini che nel corso del tempo ne hanno aumentato il prestigio, hanno portato il Cammino di Santiago ad essere considerato il “primo itinerario culturale europeo”.
Vagando per il centro storico è impossibile non passare per questi punti.
Praza do Obradoiro
Il suo nome significa “opera d’oro” ed è considerata tra le più belle al mondo.
Le emozioni che raccoglie questo luogo nel corso del giorno e della notte sono così intense che anche quando è raramente deserta si sentono ancora scalpitare!
Mettendosi al centro della piazza e guardandosi attorno si possono ammirare palazzi appartenenti ad epoche diverse eppure così armonici tra loro:
– La cattedrale di cui vi racconto meglio più tardi!
– Palacio de Gelmírez o Xelmírez, ovvero il palazzo episcopale.
– Hotel de los Reyes Católicos. Nato nel 1492 per accogliere i pellegrini di un tempo e gli ammalati. Oggi è un Hotel 5 stelle tra i più lussuosi di Spagna! Se qualche pellegrino volesse togliersi una soddisfazione di fine Cammino sa dove andare! Se non vuoi prendere una stanza ma curiosare un pò, a pagamento è possibile visitare la Cappella al suo interno.
– Palacio de Rajoy o Raxoi. Sede del consiglio comunale e della presidenza della Junta de Galicia .
– Colegio de San Jerónimo. Nato con l’intento di ospitare studenti ed artisti poveri. Chiamato anche Collegio degli Artisti, dagli anni ’80 ospita il Rettorato dell’Università di Santiago.
Praza das Praterías
Scivolando tra le viuzze che circondano la Cattedrale si arriva alla piccola Praza das Praterías “piazza degli argentieri” dove un tempo si trovavano le botteghe di argentieri ed orefici.
Plaza de la Quintana
Da qui si ha accesso alla “Porta Santa” o “Porta del Perdono”. Qui era situato anche un cimitero, la sua presenza e la costruzione, successivamente, della grande scala, ha portato questo luogo ad essere su due livelli da cui ne sono nati i nomi “Quintana de vivos” e “Quintana de mortos”.
Un’altra particolarità di questa piazza è la famosa “ombra misteriosa del pellegrino”!
Qui al calar del sole, vicino alla “Porta Reale” si può assistere ad gioco di luci ed ombre che porta all’apparizione di una sagoma di un misterioso pellegrino!
Praza da Inmaculada o anticamente Praza da Azabacherìa.
Il suo antico nome deriva dal fatto che prima vi si trovavano gli artigiani che lavoravano il “gaietto” chiamato appunto “azabache”, una forma di lignite dura, nera e lucente usata per creare bottoni ed ornamenti.
Questa piazza è inoltre importante perché tutti i pellegrini che giungono dal Cammino francese, del Nord e Inglese passano da qui per raggiungere Praza do Obradoiro.
Torniamo un attimo a me!
Sono le 12:00 quando raggiungo l“Oficina del Peregrino” per ritirare la Compostela e sono di nuovo con il mio zaino in spalla! Sì perché la pacchia in hotel è finita, in giornata ci sposteremo in un appartamento appena fuori dal centro che condivideremo in quattro. Questa cosa del condividere gli alloggi dopo un pò si fa fatica a lasciarla andare, tanto ti mancano i tuoi spazi tanto poi diventa strano non avere gente intorno a qualsiasi ora!
Oficina del Peregrino. Credenziali e Compostela
Siamo in Rúa das Carretas, 33 a Santiago de Compostela provincia di A Coruña, Spagna!
L’ufficio è aperto dalle 10 alle 18 tranne in determinati giorni festivi durante l’anno tipo Natale e Capodanno! E’ un ufficio gestito direttamente dalla Cattedrale, da cui non è molto distante.
Ma non temere, se raggiungi Santiago in uno dei giorni di chiusura, puoi richiedere la tua Compostela direttamente in Cattedrale.
Una volta raggiunto l’ingresso una specie di buttafuori da indicazioni sul da farsi!
Innanzi tutto ritiro il bigliettino all’ingresso che riporta un QRcode con il turno e lo stato di avanzamento della coda.
Nel mentre mi iscrivo al sito dove riporto tutti dati richiesti.
Questo viene fatto per velocizzare i tempi in quanto tutti i dati riportati verranno utilizzati per creare la Compostela e per statistiche. Si tratta di dati anagrafici, da dove si è partiti per il conteggio dei km e la motivazione che ti porta a compiere questo viaggio.
Piccola curiosità un pò futile: guardando il sito ufficiale è possibile vedere quotidianamente quanti pellegrini raggiungono questo luogo e i numeri durante il periodo estivo sono assurdi 😱
Ci mettiamo in attesa e nel mente arriva lui… Benjamin con i suoi cani!
Che bello rivederlo! Se hai seguito la mia avventura saprai sicuramente perché ne sono così felice! Questa però sarà l’ultima volta che lo vedrò e ancora oggi ogni volta che qualche ricordo mi porta a lui, mi chiedo che ne sarà stato di quell’anima vagabonda.
Passa circa mezz’ora prima del mio turno! Consegno all’addetto le mie Credenziali, perché sì nel mentre avevo fatto in tempo ad iniziarne anche una seconda! Così potrà controllare se è tutto regolare e sono degna di ricevere la Compostela!😜
La Credenziale
La Credenziale non è altro che un passaporto del pellegrino, perché proprio come un passaporto si presenta, manca solo la foto! Sono riportati i dati personali e sono presenti i timbri di tutti i luoghi in cui il pellegrino ha mangiato, dormito o semplicemente è passato!
E’ fondamentale averne cura, quindi parti con una piccola sacca per custodirla in caso di pioggia e riponila sempre in un punto dello zaino o dei vestiti dove sei certi di non rovinarla o perderla.
La Credenziale non è solo un bellissimo ricordo personale ma in primis ti permette di dormire negli ostelli aperti solo ed esclusivamente ai pellegrini, inoltre dandoti il riconoscimento di pellegrino ti darà la possibilità di avere sconti ed altre agevolazioni.
L’accumulo del “sello” ( il timbro) ti darà modo una volta arrivato all’Oficina del Peregrino di dimostrare tutto il percorso che hai fatto. Solo grazie alla credenziale potrai richiedere la Compostela.
Come ti dicevo io sono arrivata a Santiago con due Credenziali, bene non temere se durante il viaggio terminerai la tua! Non devi partire con la scorta! Potrai trovarne negli ostelli o nelle parrocchie…magari non aspettare proprio che finisca per poi cercarne una perché nel mentre potresti perdere la possibilità di avere qualche sello in più!
Una volta fatti i sbrigativi controlli mi viene richiesto se desidero anche il certificato della distanza compiuta, questo è a pagamento!
Va be ho fatto trenta facciamo trentuno e gli dico di sì.
Peccato che i chilometri conteggiati e riportati non siano proprio così veritieri, conterà poco per qualcuno ma quando cammini per più di 800km e ne vedi segnati meno…un pò di fastidio devo ammettere che ne crea!
Sempre pagando prendo un tubolare di cartone rigido per conservare i miei documenti per i giorni a seguire così da evitare danni nella prossima fase del mio viaggio.
La Compostela
E‘ una pergamena che riporta i vostri dati personali e che certifica che il pellegrino ha completato il Cammino di Santiago. Si ritira solo presso l’Ufficio del Pellegrino di Santiago quindi diffidate da qualsiasi altro luogo.
Prima di questo documento, i pellegrini tornavano a casa (o almeno quelli che vi riuscivano) con la famosa “concha”, la conchiglia, oggi rimasto semplicemente un simbolo del pellegrino.
Questo perché un tempo il Cammino di Santiago si compiva con un giro ad anello, si partiva e si tornava a piedi, o a cavallo, e la sola dimostrazione di aver pagato pegno per i propri crimini e peccati era tornare con la conchiglia di Santiago.
Questo finché il furbo di turno non si mise a vender conchiglie lungo il tragitto!
E così la Chiesa, su richiesta dello stesso Papa, creò un documento ufficiale a partire dal XIII secolo,
La Compostela può essere ritirata solamente dal diretto interessato (anche se minorenne) ma è possibile dedicare la propria ad una persona cara non più in vita o che per complicanze non può percorrere il Cammino.
Sulla Compostela comparirà quindi il nome di chi ha fatto il viaggio e la dedica alla persona cara.
Per oggi da molti considerata una cosa frivola un tempo era un documento di un valore molto importante dato che grazie al quel pezzo di carta una persona poteva ottenere la grazia.
Per poter ottenere la Compostela bisogna:
– Essere in possesso di una credenziale riconosciuta che dovrà riportare il timbro del luogo di partenza e almeno un timbro al giorno (due per chi compie gli ultimi km necessari).
– Aver percorso a piedi o a cavallo almeno gli ultimi 100km o in bicicletta gli ultimi 200km
– Dichiarare la motivazione per cui si è compiuto questo viaggio.
Non è necessario dover percorre tutto il Cammino in una volta per poter avere la Compostela. Chi per svariati motivi deve percorre questo viaggio a “rate” lo può fare tranquillamente utilizzando la stessa credenziale, l’importante è partire sempre dal punto in cui si è interrotto o il vostro viaggio non verrà considerato valido.
Come già accennato vi verrà chiesta la motivazione per cui avete intrapreso questo viaggio.
Se darete una motivazione diversa da quella religiosa non verrete cacciati dall’ Oficina del Peregrino!
La richiesta viene fatta per motivi puramente statistici.
Io ho sempre dichiarato la mia motivazione spirituale e non religiosa e nessuno mi ha mai guardata in modo diverso da chiunque altro! C’è chi compie questo viaggio come una semplice avventura…le motivazioni sono le più svariate e sono personali quindi nessuna ha meno valore di un’altra.
Ho letto alcuni articoli in cui parlavano di documenti stampati in latino per chi dichiarava motivazioni religiose mentre per tutti gli altri in spagnolo. Bè o l’impiegato che ho trovato io ha sbagliato ma la mia è comunque in latino!
Il documento in spagnolo è il certificato dei chilometri compiuti!
Qui sotto vi riporto le foto dei documenti con cui sono tornata a casa!
Trovate quello attinente alla metà dei km percorsi rilasciato a Sahagún, la Compostela, il certificato dei km, e la Compostela di Muxìa. No, non ho quella di Finisterre perché l’ufficio era chiuso quando sono arrivata io 😭
E così si chiude un altro capitolo di questo viaggio!
Prendiamo zaini e racchette e ci dirigiamo in uno dei posticini lungo la via per mangiare qualcosa.
Indovina un pò?!
Piove, fa freddo ed io mi faccio una bella minestrina! 😂
Sono al Restaurante Tarará, un posto molto piccolo, turistico ma che fa il suo! Si può trovare il classico menù del pellegrino a poco meno di 15€ completo di primo, secondo ecc. ma io in questo caso avevo optato solo per il Caldo Gallego!
Siamo in attesa di fare il check-in per l’appartamento che sarà per le 15:00, pioggia e freddo non demordono e con gli zaini non c’è molta voglia di girare per la città. Decidiamo di trasferirci in un bar per scaldarci con tè e biscotti!
Raggiungiamo l’appartamento e ci sistemiamo, è moderno e super spazioso; ho perfino una camera tutta per me!
Da qui non ne uscirò fino a domani!
L’avevo detto che non avevo intenzione di far nulla!
Per la serata ci concederemo un bel piatto di pasta al ragù che mancava proprio a tutti!
Da qui filo a letto emozionata per l’indomani.
Buongiorno!
E’ il 3 novembre sono le 07:00 e dopo una giornata di riposo è ora di conoscere meglio Santiago de Compostela!
Faccio colazione ed attendo che cali un pò la nebbia prima di uscire.
La biglietteria della cattedrale apre alle 10:00, ne approfitto per gironzolare un pò prima di andare a prenotare tutto quello che posso! Non voglio rinunciare a nulla.
Mercado de Abastos
Oltre a vagare a zonzo per le vie tra negozi, negozietti e soffermarmi nelle varie piazze descritte ad inizio articolo, faccio un giro per il “Mercado de Abastos“. Il mercato coperto della città in cui è possibile trovare la qualunque! Frutta, verdura, carne, pesce dolci…E’ possibile sfruttare l’occasione per pranzare qui o comunque assaggiare varie prelibatezze.
Pensate che questo è il luogo più visitato della città dopo la cattedrale!
A proposito di cattedrale…E’ ora di raggiungerla!
Nel farlo ripasso per quel punto iconico dove i pellegrini vengono accompagnati dal suono della cornamusa mentre accedono alla piazza.
Ho la fortuna di essere arrivata durante un anno Santo e dopo anni di ristrutturazione! E’ nel pieno del suo splendore, libera da qualsiasi ponteggio e totalmente in festa!
Cattedrale di Santiago de Compostela
I lavori dell’attuale struttura iniziarono nel 1075.
Durante tutto questo tempo ha subito modifiche, ristrutturazione ecc, e così oggi vediamo la meravigliosa facciata barocca costruita davanti allo stile romanico su cui si basa.
Anche le due torri nate in stile romanico furono ricoperte dallo stile barocco intorno al 1670. A sinistra la Torre de la Carraca e a destra la Torre de las Campanas.
Ogni facciata prende il nome della piazza verso cui è diretta, ognuno con le sue decorazioni ma non mi sembra il caso di entrare nel dettaglio!
Per prima cosa visito il Portico della Gloria, prezzo per pellegrini 10€.
Quindi anche se ti soffermi per visitare la città, portati dietro la Credenziale così avrai qualche sconticino sulle visite!
L’ingresso è limitato e indirizzato a quella zona delimitata e controllata per evitare che chiunque abbia accesso alla chiesa possa raggiungerlo senza biglietto.
Tassativamente vietata qualsiasi forma di video o foto.
Su circa venti persone presenti avevamo tre addetti a questo specifico controllo e se ti avvicinavi un pò più del dovuto per ammirare questa meravigliosa opera…venivi ripreso ancora prima che il tuo alito potesse raggiungerla.
E’ davvero difficile descriverlo, di una bellezza unica, i dettagli lasciano senza parole. Non per nulla è definito il “monumento iconografico più completo della scultura medievale”.
L’audio guida ti porta a conoscere e scoprire ogni minimo dettaglio, non so bene quanto sia rimasta lì ma vi assicuro che ci vuole del tempo per ascoltare la descrizione di ogni dettaglio.
Carico qui sotto un’immagine di repertorio dove più o meno si può vedere come si compone l’opera.
Si tratta di tre archi, in quello centrale si trova il Cristo circondato dai quattro evangelisti, otto angeli con i simboli della passione ed i vari prescelti.
Poi troviamo i ventiquattro anziani dell’Apocalisse mentre accordano i loro strumenti.
La colonna centrale rappresenta la storia genealogica di Cristo ed in cima a questa si trova l’apostolo Giacomo che accoglie i pellegrini in arrivo. Alla base di questa, cinque solchi dove i pellegrini appoggiavano la mano destra all’arrivo (penso che se qualcuno ci dovesse provare ora gli verrebbe mozzata la mano!).
Un gesto fatto come ringraziamento con conseguente abbraccio alla statua dell’apostolo. Se avete visto il film “Il cammino per Santiago” avrete presente la scena finale in cui si vede questo rituale.
Alla base della colonna la statua dello scultore Maestro Mateo in ginocchio e una mano sul petto con fare di penitenza. Questa statua è stata chiamata “il santo dei bernoccoli” perché era usanza dare tre colpetti con la testa alla statua per chiedere un minimo della saggezza e dell’umiltà di colui che ha creato tutto questo.
Sull’arco di sinistra sono rappresentati episodi dell’Antico Testamento e in quello di destra Dio Padre e Dio Figlio nel giudizio universale con eletti e condannati. Non entro nei dettagli di tutti i componenti o ci vorrebbe una giornata intera, forse più!
Un’opera in continuo studio.
Non hanno tutti i torti ad averlo considerato Patrimonio dell’umanità!
Proseguo oltre per visitare la bellissima cattedrale.
Percorrendo le navate mi soffermo ad osservare le diverse cappelle, ammiro i meravigliosi organi, l’altare maestoso per poi dirigermi al museo per la visita ai reperti artistici e religiosi che come sempre mi fanno discutere sulla ricchezza della chiesa. Ma lasciamo perdere le polemiche!
Per chi è veramente esperto di arte ci sarebbe da passarci delle ore solo qui!
Ridendo e scherzando sono le 12:00 ed io non posso perdermi la messa del pellegrino proprio qui a Santiago dove ho la fortuna di assistere all’utilizzo del Botafumeiro! Una gran bella fortuna!
Piccola nota per i meno esperti!
Non è così scontato assistere all’utilizzo del Botafumeiro perché vederlo in azione richiede il pagamento di una cifra molto importante, si parla di un importo che oscilla tra le 400 e le 500€ escluse date speciali. Ciò vuol dire che quel giorno qualche comitiva numerosa ha messo insieme un gruzzoletto ed ha fatto un regalo a tutti i presenti!
Curiosità!
Un tempo veniva usato per coprire l’odore dei pellegrini che raggiungevano la cattedrale e in cui spesso trovavano riparo per la notte!
Sono le 13:00 quando finisce la messa, ammetto che è stata davvero commovente, tutti quei pellegrini, ognuno con il suo viaggio e le sue esperienze!
Ne approfittp per scendere nella cripta a salutare e ringraziare davanti alle reliquie di San Giacomo e di due suoi discepoli, San Teodoro e Sant’Atanasio.
Dato il numero di persone oltre a volerci un pò, si tratta proprio di un saluto veloce!
Mentre avanzo tra la folla incontro diversi pellegrini, che avevo perso strada facendo, giunti oggi a Santiago!
Tutta una grande festa, gente che si saluta, si abbraccia in chiesa, pianti, sorrisi, per un attimo era come essere al bar!
Scherzi a parte una volta terminata, la visita nella cripta decidiamo di uscire per mangiare e bere qualcosa insieme, per festeggiare l’arrivo di tutti noi a Santiago, per poi riprende ognuno il proprio percorso!
Sono le 16:00 ed ho la visita programmata sui tetti della cattedrale! Sì hai letto bene 😅 come i gatti a camminar sui tetti!
Ma ragazzi…se capitate di lì non fatevi scappare questa esperienze perché è bellissimo ammirare la città da lassù, soprattutto se ti capita, come nel mio caso, giornata di arcobaleni!
Ne approfitto pe sfoggiare dei nuovi acquisti, cappellino e felpa del Cammino!
Inizia a fare così freddo e sono dovuta ricorrere ai rinforzi!
Non si vaga da soli sui tetti per ovvi motivi di sicurezza ma anche perché attrezzata di cuffiette, una guida spiega tutto ciò che c’è di interessante qui sopra e non solo!
La Torre de la Carraca e Torre de las Campanas
La Torre della Carraca con i suoi 76 metri di altezza custodisce la statua di Zebedeo, padre dell’apostolo Giacomo.
Da qui posso ammirare la città a 360 gradi.
La Carraca ha la forma della croce di Sant’Andrea, pesa 200 kg ed emette un suono cupo e costante che vuole riprodurre il dolore e il lutto per la morte di Gesù Cristo. Viene utilizzata in sostituzione del suono delle campane durante il periodo della “Settimana Santa” (Venerdì e Sabato Santo) nella città di Santiago de Compostela.
Leggenda narra che il rumore di questo sonaglio fece credere alle truppe napoleoniche che in città fosse avvenuto un ammutinamento e per questo levarono l’accampamento.
Nella foto che vedete qui sotto si vede appunto la Carraca priva del manico che viene sganciato quando non è in utilizzo e con cui la si fa girare! In rete si possono vedere dei video!
Nella Torre de las Campanas a destra, sono invece posizionate appunto le campane e qui si trova anche la statua di Santa Maria Salome, madre dell’apostolo patrono della città.
Torre del Reloj o de la Trinidad o Torre Berenguela
Prende il nome dall’arcivescovo che la fece costruire a scopo difensivo per la cattedrale.
Se guardate bene l’orologio ha soltanto una lancetta perché l’ora è indicata dai rintocchi delle campane.
La più grande della Cattedrale era in questa torre e si chiama Berenguela, pesa 6.433 kg e leggenda narra che se a mezzanotte invece di fare 12 rintocchi ne fa 13, il diavolo avrà un’ora a disposizione per andare libero per la città. Oggi questa maestosa campana la si può ammirare più da vicino passeggiando per il chiostro.
Parque de la Alameda
Ho avuto modo di passeggiare un pò anche per una bellissima zona verde, il
Parque de la Alameda
Poco distante dalla cattedrale si ha modo di perdersi tra i sentieri di questo parco di 55.000 m² studiato secondo la tradizione dei giardini romantici.
Potrete scrutare ogni angolo per scoprire statue a grandezza naturali, particolari casette per uccellini e tra un albero e l’altro cercare di immortalare la cattedrale!
Il tempo ha segnato, purtroppo, questo luogo. Sono andate perdute un pò quelle che erano le divisioni degli spazi adibiti alle varie classi sociali, alcuni stagni, chioschi ecc.
Viene diviso in tre zone:
– Il paseo de la Ferradura o Paseo dos Leóns per via delle due statue di leoni che dal 1885 accolgono le persone all’ingresso! Questa zona fu definita la passeggiata più nobile di Spagna.
– Paseo dell’Alameda.
– La Carballeria de Santa Susana che tradotto significa “la quercia di Santa Susanna”. E’ una collina all’interno del parco dove si trova una graziosa chiesa con all’interno le reliquie della Santa.
Iconiche…ma non per tutti visto che alcune persone mi guardavano in modo perplesso quando mi sono messa a fotografarle!
Va be allora diciamo così: iconiche per alcuni!
Las Dos Marias
Per chi non le conosce potrebbero sembrare due simpatiche vecchine prodotte da qualche strano artista.
In realtà dietro questa raffigurazione si nasconde una storia terribile.
Parliamo di due sarte: Maruxa e Coralia Fandiño Ricart. Vissute fino agli anni ’80 a Santiago de Compostela e vittime della persecuzione della dittatura franchista.
Una storia che per molto tempo è stata nascosta da quella che per una città bigotta e conservatrice o forse solo una città impaurita da chi dettava legge in quel periodo.
Solo dopo la morte del dittatore spagnolo Francisco Franco si è iniziato a parlare di loro.
Avevano tre fratelli anarchici con cariche importanti e per “colpa” di questa situazione subirono diversi rastrellamenti durante i quali ogni loro diritto civile e di dignità venne calpestato.
Furono denigrate, maltrattate, denudate in pubblico e sottoposte alla mortificante rasatura dei capelli in strada sotto gli occhi di tutti.
Furono denunciate di collaborazione così da perdere il loro lavoro.
Superarono la fame e la povertà grazie all’aiuto di alcuni vicini mentre molti altri le guardavano con disprezzo.
La loro forma di ribellione fu quello di continuare a vestirsi con colori dalle tinte molto appariscenti e dipingendo il loro viso con colori molto sgargianti così da essere viste e riconosciute da chiunque mentre ogni giorno alle due in punto (ecco perché le chiamano anche Las Dos en Punto) uscivano a passeggio a sfregio di quel periodo dittatoriale.
Si possono vedere alcune loro foto in qualche bar non turistico in giro per la città!
Se vedete in rete delle foto della statua delle due sorelle con colorazioni diverse, non temete, non è un fake! E’ che a volte gli piace cambiar d’abito!
In realtà il loro scultore ha dichiarato in un’intervista che il cambio di look è dovuto a dei ritrovamenti di foto in cui le due sorelle comparivano con abiti proprio di questi colori!
Le due sorella (che inizialmente erano tre) sono venute a mancare, a distanza di poco tempo l’una dall’altra, agli inizi degli anni ’80.
Altri luoghi da vedere a Santiago de Compostela
Ovviamente le cose da vedere sono molte di più ma io non ho avuto tutto questo tempo a disposizione.
Se hai voglia di scoprire questa città non perderti anche questi luoghi:
– Museo do Pobo Galego. Si tratta di un museo con esposizioni permanenti e temporanee sulla tradizione e cultura galiziana.
– Monastero di San Martín Pinario. Oggi l’edificio ospita un seminario, un hotel, una residenza universitaria e un museo di arte sacra composto da dodici sale, dove puoi ammirare dipinti e sculture e scoprire aneddoti sulla vita di vari personaggi religiosi. Una delle sale custodisce addirittura una farmacia del XV secolo.
– Museo dei Pellegrinaggi e di Santiago. Curiosità, tradizioni, simbolismo e l’importanza che hanno avuto i pellegrini sullo sviluppo di questa città.
– Cidade da Cultura de Galicia. Un complesso super moderno che ospita: biblioteca, museo della Galizia, mostre, concerti, conferenze, cinema, laboratori, seminari e progetti culturali. Purtroppo rimane fuori dal centro quindi mi diventava troppo impegnativo andare e torna, ho dovuto rinunciare anche solo ad immortalare da fuori questo affascinante complesso.
Bene è ormai tardo pomeriggio, torno in appartamento per una bella doccia calda e per preparare il mio zaino per la ripartenza!
E’ arrivata quindi l’ultima serata in compagnia dei miei amici di Cammino.
E’ così strano pensare che da domani non saremo tutti insieme ma soprattutto non saremo più io ed M.
Mai avrei pensato di conoscere lungo questo viaggio una persona che avrebbe fatto parte della mia vita anche al di fuori del Cammino.
Mai avrei pensato di incontrare così per caso una persona con cui instaurare un rapporto come il nostro!
Grazie M. per tutto quello che abbiamo vissuto lungo questa avventura!
Mi aspettano circa 30km…è meglio non fare troppo tardi!
A presto,
Deb!
Immagino che la tua Credenziali sia piena di timbri! Non ho mai pensato a Santiago di Compostela come meta di viaggio ma devo ricredermi. dalla tua descrizione sembra meravigliosa e perfetta anche per le famiglie direi.
Io la consiglio! Come meta di passaggio secondo me merita davvero!!
Da una parte l’idea del pellegrinaggio mi attira parecchio ma dall’altra preferirei non fare strada a piedi se non strettamente necessario (ma meglio a piedi che in bici, sia chiaro!).
Ammiro sempre chiunque si proponga di fare questo tragitto, sopratutto chi lo fa partendo da lontanissimo, ma penso che io alla fine mi salverò l’articolo e mi andrò a visitare Compostela arrivandoci in auto.
So che non è la stessa cosa, che mi perderò la possibilità di conoscere persone lungo il tragitto, che non avrò mai una compostela col mio nome sopra e tutto il resto ma… a ognuno il suo! 🤣
Mi sembra giusto! Come dici tu: a ognuno il suo! Ci sono diverse tipologie di viaggio che io non prendo in considerazione perché non mi appartengono!
Però con qualsiasi mezzo… se hai modo di visitare queste zone fallo… non te ne pentirai 😉
Dopo il misto di emozioni che hai raccontato in occasione dell’arrivo in città al termine di innumerevoli giorni di Cammino (e avventure di diverso tipo), mi immedesimo benissimo nel desiderio di dormire un po’ di più la mattina e godersi la visita di questa città con i giusti tempi! 😀
Nella mia ignoranza credevo che il Botafumeiro venisse usato sempre per la messa del pellegrino, perché avevo visto video di altri viaggiatori che l’avevano immortalato in azione: nessuno ti dice mai che invece c’è questa “piccola” offerta da versare, per cui effettivamente aver avuto modo di essere lì proprio al momento giusto dev’essere stata una doppia emozione per voi, stupendo!! 🙂
È una scoperta che purtroppo fanno in molti una volta giunti li! Penso che oggi con le svariate comitive che raggiungono Santiago capiti un po’ più spesso di vederlo! Alla fine se prendi un pullman di turisti con dieci euro a testa fanno un bel regalo a tutti i pellegrini presenti🤣
Che bello i rapporti di conoscenza ed amicizia che si sono creati durante il cammino in un’atmosfera unica ed incredibile!
Tutto mi aspettavo tranne che di portare a casa un amicizia così!❤️
È stato magnifico seguirti in questo viaggio e al tuo arrivo a Santiago de Compostela è stato davvero come avercela fatta insieme a te. Effettivamente, al di là dell’esperienza del pellegrinaggio, è una cittadina che merita sicuramente una visita.
Molto! Mi spiace non aver avuto modo di approfondire certe cose!
Finalmente la tanto agognata meta del cammino, eccola qua… Santiago de Compostela! Chissà che emozione giungerci e visitare questo luogo così particolare, ricco di misticismo percepibile anche per chi non ha svolto il cammino.
Be per me non molto perché in realtà non ero ancora arrivata alla mia meta! Ma la considero comunque meravigliosa e da visitare anche per chi è estraneo al pellegrinaggio!
Santiago de Compostela è una bella tappa nel tuo percorso, ma quanto è bella la Cattedrale della città? Favolosa davvero!
Stupenda! Immaginavo ma non così😍
Un luogo ricco di fascino, meta di tanti pellegrini, immagino la soddisfazione una volta raggiunto e poi sembra davvero una bella città, questi cammini hanno davvero un fascino incredibile
Confermo ogni tua parola!
Il racconto riesce a trasmettere l’atmosfera misteriosa e magica del centro storico, soprattutto nelle giornate di nebbia, quando le sue stradine e piazze si riempiono di un alone di mistero. Ci accompagni davvero in un tour dettagliato delle piazze e degli edifici più iconici
Grazie Paola🤗