Al Mausoleo di Njegos: il più alto del mondo.

Dopo aver girovagato per la  città Kotor, abbiamo deciso di raggiungere il Mausoleo di Njegos.
Partendo da qui si può percorrere una suggestiva strada asfaltata che si arrampica su per le montagne attraverso 50 tornanti; e anche qui mi sono pentita di non essere venuta in moto!

Sia che tu voglia percorrere questa strada su due o su quattro ruote ricordati comunque di prestare molta attenzione perché è una via molto stretta, a doppio e percorsa anche da mezzi di grandi dimensioni come i pullman.
Quindi non è così insolito se dopo una curva ci si deve fermare perché in due non si passa.
E se da un lato c’è la montagna, dall’altro c’è il dirupo dove non sempre è presente il muretto o un vecchio guardrail. °
L’asfalto, quando ci siamo passati noi, non era dei migliori.
Nel video puoi farti un’idea sia del tragitto che della vista.

Lo so che messa così passa la voglia ma preferisco essere sincera e dirti che: sì è un’esperienza da provare, ne vale la pena perché dall’alto si vedono le coste dell’Italia (tanto per dirti il panorama!) ma va percorsa con attenzione.


Ad un certo punto ti troverai a percorrere una discesa per poi imboccare l’ingresso del Parco del Lovcen.
Quando ci siamo stati noi la strada era sterrata, anzi definirla sterrata è poco! Praticamente eravamo con la nostra Up a noleggio nel bel mezzo di un bosco tra sassi, albero e ruspe. Spero abbiano sistemato ad oggi visto che ci stavano lavorando.
Dopo un pò troviamo altri avventurieri indaffarati in questo off road inaspettato!

Perché tutto questo? Perché l’alternativa per raggiungere il Mausoleo è percorrere una strada asfaltata che parte dalla costa e far il giro di mezzo Montenegro, da qui si spiega il perché dei lavori per creare una via più semplice.

Il parco è stupendo, con una natura fitta e rigogliosa, a quanto pare è anche abitato da lupi ed orsi! Oltre ad essere abitato da svariate specie di animali, essendo una parco molto vicino alle acque del mare, ha sviluppato una serie di piante endemiche!

Il Lovcen è un monte sacro, paragonabile all’Olimpo, e si estende per 62,20 km², l’ingresso al parco, fino all’estate 2018, era pari a 2€, ad oggi potrebbe essere aumentato visti i lavori che c’erano in essere.
All’interno del parco ci sono svariati sentieri ben segnalati percorribili sia a piedi che in bici, per qualsiasi necessità si possono acquistare delle mappe all’ufficio del turismo ad Ivanova.
Il parco ha due vette importanti: lo Štirovnik e lo Jezerski.
Lo Jezerski Vrh alto 1.657 m.s.l.m. è famoso perché è qui che si trova il Mausoleo di Petar II Petrović Njegoš.

Questo luogo ha sempre rappresentato il simbolo della libertà nel Montenegro e per questo fu spesso attaccato.
Nel 1916 la chiesa fu distrutta, il corpo del metropolita fu riesumato e spostato ma i montenegrini non si sono arresi e nel 1925 venne costruita una nuova chiesa in cui fu riportato il corpo di Njegoš. Questa chiesa negli anni a seguire fu trasformata nel mausoleo monumentale, un luogo molto affascinante e particolare.

Una volta attraversato il parco ci si ricongiunge su quello che è l’ultimo tratto di strada in comune con l’altra via. Strada che abbiamo fatto al ritorno e possiamo dire che consiste in un tranquillo tragitto tra le montagne, meno suggestivo e panoramico del primo percorso ma come rientro per raggiungere il sud del paese è decisamente più veloce e scorrevole; consigliato anche come alternativa per chi soffre il mal di auto e vuole evitare tutti quei tornanti.

Qui abbiamo incontrato una guardia forestale che ci ha chiesto il pagamento di un pedaggio di 2€ a persona.
Da li si prosegue per altri 5 minuti di auto e si arriva alla meta, dove non vi è parcheggio quindi è tutto molto selvaggio!
Noi siamo stati fortunati, al nostro arrivo c’era poca gente ma quando siamo usciti le auto erano parcheggiate anche qualche tornante più in giù.

Ma aspetta perché non siamo ancora arrivati, per raggiungere il mausoleo bisogna affrontare oltre 400 scalini, in parte all’aperto e in parte in un galleria scavata nella montagna.

Il Mausoleo di Petar II Petrovic Njegos rappresenta ufficialmente il più alto mausoleo al mondo e non potrai non rimanere affascinato dall’ambiente circostante.
Pensa che con il bel tempo è possibile vedere parte dell’Italia, dell’Albania e alcune montagne della Serbia!
E’ possibile raggiungere il Mausole sia attraverso una scala interna oppure una scala esterna che fiancheggia la montagna e che ti consiglio di fare solo se hai delle scarpe adatte! Una volta arrivati in vetta potrai decidere di goderti semplicemente il panorama oppure accedere al Mausoleo per un costo di 3€ a persona. Il biglietto può essere acquistato anche in uno dei negozietti di souvenir o al ristorante che trovi prima di iniziare la salita!
La costruzione del Mausoleo ha richiesto 5 anni  e sono stati usati diversi toni di pietra.
Venne descritto dal poeta inglese Lord Byron come l’incontro più bello tra terra e mare.

All’interno è vietato fare foto e video.

La struttura esternamente è molto semplice e pulita, nell’atrio ci sono due cariatidi di pietra dal peso di circa 7.5 tonnellate che rappresentano, secondo alcuni storici, la mamma e la sorella di Njegos.
Nella cripta c’è il sarcofago in marmo di Njegos, per la decorazione della volta furono utilizzati 18 kg di oro, dispersi in 27.000 chicchi, posti su tutte le pareti della cripta, mentre sulla lapide solo la scritta “Njegos 1813. – 1851“.

Njegos fu il più grande filosofo e poeta del Montenegro del XIX secolo che usava dire: “L’uomo è una luce fatta per il cielo” e che: ” La vita è una battaglia continua”.
Con il tempo acquisì la carica di vescovo-principe portando il Montenegro alla libertà da un paese che vedeva le autorità passare da zio a nipote con un’eredità monastica. Oggi lui e il Mausoleo rappresentano proprio il concetto di libertà.
Dall’ingresso del mausoleo, svoltando a destra, è piacevole percorrere il sentiero di pietra di pochi metri per arrivare all’aia in pietra montenegrina, un luogo costruito a cerchio, con un bordo di pietra per sedersi, dove sono stati organizzati importanti incontri e su cui sono state prese importanti decisioni nel passato.

Njegusi
Per chi volesse completare la visita, può raggiungere Njegusi, nonché il luogo di nascita di Petar II Petrovic Njegos, ed altri nobili della dinastia Petrovic. Oggi è una cittadina di montagna composta da 50 case, una casa di riposo, un ristorante “Njeguska sijela“, una locanda e la casa di Njegos trasformata in museo. 
Ciò che rende famosa questo luogo è anche la produzione di prosciutto affumicato e formaggio di capra essiccato, mentre in uno dei rifugi di montagna, a 900 metri sul livello del mare, vengono prodotti ​miele di alta qualità e la correlata bevanda rinfrescante.

Fammi sapere cosa ne pensi di questi luoghi!

A presto,
Deb!

thewandererdeb@gmail.com 

I link ai nostri social:

Una Coppia in fuga 

The wanderer Deb

Youtube

10 commenti

  1. 50 tornanti e un numero infinito di gradini….non è facile raggiungere il Mausoleo però che soddisfazione una volta arrivati in cima! Il mausoleo in sè è carino ma la vista è ciò che davvero colpisce. Bravissimi ragazzi!

  2. Devo assolutamente far leggere il vostro articolo anche a mio marito, che è sempre alla ricerca di nuovi posti da esplorare in moto, e soprattutto di curve e tornanti! Non disdegna nemmeno gli scalini, quindi, perfetto! 🙂

  3. Difficile da raggiungere ma immagino ne valga davvero la pena!
    E lasciatemelo dire…siete fighissimi insieme!

  4. Questo me lo sono perso quando sono passata da Kotor quest’estate! Tra l’altro eravamo in moto, non sarebbe stato male farsi tutti quei tornanti!

  5. Pingback:Parco Nazionale Lovcen – Una coppia in fuga!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *