E’ il più grande lago della penisola balcanica e prende il nome dalla città di Scutari, in Albania e insieme alla valle che lo circonda forma il Parco Nazionale dello Scutari.
Il Lago di Skadar raggiunge una profondità massima di circa 60m e una superficie di 370km² che varia a seconda delle stagioni, ma insieme alla superficie cambiano anche i flussi sotterranei che portano a delle ben visibili variazioni cromatiche.
Il lago aveva già in antichità una grande importanza economica grazie alla pesca che ancora oggi è un’attività molto importante, la pesca di carpa ed anguilla e la cottura del pesce affumicato in generale sono alla base della tradizione della cucina locale.
Sulle rive e nelle isole erano situate importanti città, fortezze, monasteri e chiese, i cui resti sono ancora visibili insieme ai villaggi dei pescatori.
C’è una leggenda, non ancora convalidata, secondo la quale in questo territorio sono presenti rovine di un’antica città troiana, forse una rovina inesplorata nella foreste; e non è da dubitare visto come è fatto il cuore del Montenegro!
provando a percorrere alcune strade di montagna mi sono chiesta se gli stessi montenegrini abbiano mai esplorato il cuore di questo paese!
Il lago di Scutari è famoso anche perché qui vivono circa 842 specie di alghe, 50 specie di pesci e 270 specie di uccelli, dei quali alcuni sono molto rari come il pellicano riccio, il cormorano pigmeo e il mignattino piombato, insomma il posto ideale per gli ornitologi.
Le acque calde del lago invitano alla balneazione la dove possibile, per questo una delle spiagge più famose è quella di Murice, situata vicino al confine con l’Albania, ed è l’unica spiaggia di sabbia sulla costa del lago di Scutari.
Per chi volesse tentare una conoscenza più approfondita di queste zone e raggiungere punti panoramici stupendi, è possibile farlo anche con delle escursione specifiche. Non avendo l’attrezzatura e il tempo a disposizione ci siamo limitati a rimanere a valle.
Ma non finisce qui perché se ti piace andare a cavallo qui trovi un club di equitazione aperto durante l’estate!
Preferisci il canottaggio o la vela? Qual è il problema, qui troverai modo di praticarli!
Se preferisci rimanere con i piedi per terra allora potrai sfruttare la pista ciclabile!
Insomma tutto questo per dirti che le attività da fare sia con amici, in coppia o in famiglia qui sono svariate.
Un’altra spiaggia molto popolare ma accessibile solo via mare è Pjesacac e si trova nel cuore del lago.
Un altro posto da visitare nella zona è la vista del fiordo di
Rijeka Crnojevic.
Un tempo centro nevralgico del commercio montenegrino, oggi una città fatiscente immersa nella vegetazione di questo paese.
Per raggiungere questo luogo bisogna percorrere una stradina di montagna asfaltata molto stretta e a doppio senso.
Eravamo nel cuore del Montenegro, nel bel mezzo della natura, con la foresta fittissima da un lato della strada e il dirupo dall’altra.
Nonostante la fitta foresta i 40°C si sentivano tutti. In quel momento ho capito perché questo luogo era usato come residenza del re durante il periodo invernale, ma non solo, nel periodo di suo massimo splendore, Crnojevic, l’ha portata a conquistare la nomina di “Piccola Venezia” di cui oggi purtroppo non rimane nulla.
Le caratteristiche di questo luogo sono diverse, troviamo il ponte sul fiume, costruito nel 1853 dal principe Danilo, il ponte più grande, che collega Fiume a Virpazar costruito dal principe Nikola nel 1905 ed altre particolarità.
Prima delle guerre balcaniche queste zone erano ricche di negozi di manifattura e proprio qui è stata aperta la prima farmacia del Montenegro, così come il primo negozio di armi, mentre nella fabbrica “Marica” situata sul fiume Crnojevic, è stata prodotta la perla fatta di squame di pesce.
Oggi tutto questo è stato abbandonato, le saracinesche sono abbassate, i vetri delle finestre rotti e nella piazza la natura si fa di nuovo spazio tra le crepe del cemento.
Eppure alcuni appartamenti sono abitati, due bancarelle di souvenir ed un ristorante lavorano grazie ai turisti curiosi come noi. Ma non solo, è possibile navigare lungo il fiume noleggiando delle canoe di legno, o con un gruppetto di turisti che fanno comitiva sulla barca di qualche pescatore!
Ero attirata da questo luogo perché descritto come un contesto affascinante, con un fiume importante che dicono sia caratterizzato dai serpenti d’acqua innocui per l’uomo e con cui è possibile fare il bagno! Figurati se io mi lascio scappare un’occasione del genere!
Peccato che una volta avvicinati al fiume ogni voglia di avventura sia svanita, l’acqua, che sicuramente una volta sarà anche stata invitante, era una melma verde che ci proponeva anche due pesci morti a riva.
Insomma è triste vedere un luogo con alle spalle una storia importante, ridursi in questo stato e almeno che tu non sia davvero curioso di vedere questo contesto, ti consiglio di risparmiarti il viaggio e di dedicarti ad altre attività.
E’ sempre un dispiacere dire cose negative nei confronti di un posto che si visita, ma è anche peggio cercare info su un luogo, farsi delle aspettative e rimanere delusi davanti a tutt’altra cosa.
Non so se mi rincuora sapere che nel 2017 sono stati investiti 90 milioni di euro per la costruzione di un eco-resort proprio qui vicino, progetto che dovrebbe aver visto il termine nel 2019.
Se qualcuno ad oggi ha avuto modo di visitare la zona mi faccia sapere!
Il nostro quarto giorno nel Montenegro è stato nel complesso impegnativo, moralmente e fisicamente.
Purtroppo Marco è stato male tutta la notte a seguito della pesante cena della sera precedente.
Ma proseguiamo e ci dirigiamo verso
Virpazar
Questa è la prima cittadina dopo diversi km dove si ha la possibilità di toccare il lago con mano senza doversi avventurare.
Per parcheggiare ci sono due opzioni: i parcheggi a pagamento lungo le vie della cittadina, oppure un piazzale per pullman ì, gratuito, che si trova dall’altro lato della strada oltre il passaggio a livello.
Da qui ci si addentra per queste stradine caratteristiche con una serie di postazioni acchiappa turista, fatte di auto tappezzate di mappe e giovani che cercano di guadagnarsi qualche cliente trattando sui prezzi fatti dal collega precedente!
Tutto questo per proporre dei giri in barca sul lago!
L‘offerta migliore ricevuta era pari a 20€ l’ora più 4€ a persona per poter accedere alle aree protette del parco.
Se volete raggiungere delle spiagge nascoste ed avvicinarvi a contesti riservati, questa è un’opzione. L’altra, quella che preferisco, è arrivare attrezzati per il trekking e percorrere uno dei tanti sentieri che vi regaleranno meravigliosi punti panoramici!
Un piccolissimo centro abitato e l’unico in cui ci siamo fermati, costeggiando il lago di Skadar.
Oggi Virpazar è un luogo qualsiasi ma un tempo era un punto così strategico da portare i turchi a costruire una fortezza sulla collina alle spalle del paese poi abbandonata a seguito della loro disfatta, ed utilizzata dagli italiani come prigione durante la seconda guerra mondiale. Diventò in seguito un punto fondamentale per il commercio sul lago di Skadar, infatti Virpazar è composta dalla parola pazar che significa mercato/piazza del mercato. Potete immaginare il movimento creato durante i primi del Novecento quando il porto di questo luogo era molto vissuto e il commercio era movimentato dalla ferrovia collegata direttamente con Bar sulla costa!
Oggi questo luogo vive di turismo che invade il paese nei mesi di luglio e agosto.
Riprendiamo l’auto e torniamo sulla costa per goderci il resto della giornata al mare.
A presto,
Deb!